Polites

Pico è un rivoluzionario CMS leggero, inattaccabile ed immediato da gestire. Quello che avrei scritto io insomma, se non ci avesse già pensato qualcun altro!
E quel che conta, non solo gratuito ma dal codice disponibile e modificabile da chiunque.

Pico è stato creato da Gilbert Pellegrom, un geniale programmatore scozzese con il quale, evidentemente, dovevo essere in piena sintonia mentale per non dire telepatia...

Cos'ha di tanto speciale questo CMS?

Che non ha bisogno di un database, e che permette di modificare gli articoli o di crearne di nuovi semplicemente lavorando su dei files di testo. Dunque il massimo per annotare idee quando si è fuori casa con lo smartphone e, magari, senza connessione. O soltanto perché non si ha voglia di stare a perdere tempo con l'interfaccia pesante e complessa di altri sistemi quali Wordpress, non avendo reale bisogno di tutte le funzionalità che esso offre.

Un nuovo post non è altro che un file di testo formattato con Markup, ovvero ove asterischi, trattini e altri normali segni di punteggiatura generano automaticamente tutto il codice HTML che serve per visualizzare il testo, e inserire titoli, elenchi, corsivi...
Pico ricerca tutti i files presenti nella cartella del sito e genera automaticamente l'indice mostrato sul sito. Inoltre è possibile aggiungere dei metadati ad alcuni post per farli comportare in maniera molto simile agli oggetti di un database (associandovi delle proprietà). I metadati sono semplicemente elencati all'inizio del file del post.

Pico supporta alcuni temi, e altri se ne possono sviluppare tramite Twig. Si potrebbe anche modificare per supportare altri meccanismi di templating, cosa che ho già in mente di fare...
E sarebbe fantastico portarvi temi di Wordpress o Bootstrap con un convertitore automatico. Tutto da vedere...

Pico è sicuro!

Non essendovi un'amministrazione protetta da password e nemmeno un database, non esistono altri accessi al sito che non siano il classico FTP che si usa per modificarne i files. Dunque sarà impossibile attaccare il sito con una SQL Injection, o un brute forcing della password.

Quali sono le sue pecche?

Esistono poche componenti già sviluppate per questo prodotto, ed esso potrebbe non apparire così semplice da usare per chi è abituato a Wordpress. Specialmente, l'aggiunta di nuovi moduli e la scelta dei temi è ancora da effettuarsi manualmente, e richiede un minimo di conoscenze tecniche. Tutto è ad ogni modo ben illustrato sulle pagine del sito.

Provate anche voi Pico!

Invito tutti a scoprire come questo software possa davvero semplificare la vita a chi ha delle idee da esprimere e diffondere tramite Internet. Davvero è quello che ci vuole quando la priorità è rendere subito pubblico quello che si ha dentro, senza perdere l'ispirazione lottando con mille altre distrazioni!